Trovando solo in rarissimi casi e quasi sempre in ambito di produzione familiare una sopressa Vicentina come si deve, mi sono chiesto quale fosse la causa all'origine di questa cattiva produzione così predominante.
Il prodotto industriale o comunque dei macellai, salvo in rarissimi casi, è di qualità scadente, con aromatizzazioni eccessive e improprie, privo di stagionatura ed addizionato da evidenti agenti chimici per il veloce indurimento in frigorifero.
La sopressa è un'altra cosa.
Parliamo di un prodotto che deve maturare per mesi non in ambienti freddi, si deve asciugare naturalmente e gradualmente e deve essere preparato con le parti nobili del mascio con la sola aggiunta di sale e pepe.
Mi son preso la briga quindi di leggere il disciplinare della "Sopressa Vicentina" che qui non linkerò per non fare pubblicità a chi non la merita.
Ma io mi chiedo: come hanno fatto questi signori ad ottenere addirittura un riconoscimento europeo?
Sulla base di quali tradizioni? e con il supporto di quali palati? quali documenti storici sono stati esibiti?
Forse è più facile inondare di aromi per coprire i conservanti e schiaffare in frigo le "sopresse" per averle pronte nel giro di poche settimane o forse anche giorni. Credo la verità sia questa.
La bistecca panzanese
di Dario Cecchini
Sinceramente sono nate insieme la Toscana, la passione per la carne rossa e la poesia.
E sicuramente le migliori espressioni di queste radici sono la Bistecca Fiorentina e la Bistecca Panzanese .
Quest’ultima oggi meno nota, ma perlomeno di pari livello alla Fiorentina, è l’antica immancabile tagliata dei convivi rinascimentali.
La Bistecca Panzanese è il taglio monumentale del cuore della coscia di un manzo di selezione Cecchini. Confezionata sottovuoto e refrigerata si conserva per un mese.
Queste sono le regole per gustarla nel suo trionfo:
• toglierla dal frigo 10/12 ore prima della cottura
• cuocerla a brace ardente e griglia rasa, 5 minuti per lato, 15 ritta
• non usare strumenti metallici per girarla, solo palette di legno o le mani.
Servirla su un tagliere di legno tagliandola a tocchi.
Gli amanti del vero cibo divoreranno la Panzanese al naturale,
senza aggiungere niente, meditando e godendo profondamente.
Un filo d’olio extravergine e un pizzico di Profumo del Chianti sono le uniche trasgressioni concesse.
Accompagnatela con copioso vino rosso, Chianti Classico naturalmente.
Se, nonostante l’appetito, ve ne dovesse avanzare, la Bistecca Panzanese è ottima fredda preparata come un carpaccio.
Questo è quanto.
Questo non è solo cibo, è un’emozione, è mordere la vita.
NB: in buongustai ben predisposti può dare come effetti collaterali
sensazioni di estremo benessere profondo godimento fisico
stimolo a bere grandi vini rossi
risveglio degli amorosi sensi (con tutto quello che ne consegue)
Sinceramente sono nate insieme la Toscana, la passione per la carne rossa e la poesia.
E sicuramente le migliori espressioni di queste radici sono la Bistecca Fiorentina e la Bistecca Panzanese .
Quest’ultima oggi meno nota, ma perlomeno di pari livello alla Fiorentina, è l’antica immancabile tagliata dei convivi rinascimentali.
La Bistecca Panzanese è il taglio monumentale del cuore della coscia di un manzo di selezione Cecchini. Confezionata sottovuoto e refrigerata si conserva per un mese.
Queste sono le regole per gustarla nel suo trionfo:
• toglierla dal frigo 10/12 ore prima della cottura
• cuocerla a brace ardente e griglia rasa, 5 minuti per lato, 15 ritta
• non usare strumenti metallici per girarla, solo palette di legno o le mani.
Servirla su un tagliere di legno tagliandola a tocchi.
Gli amanti del vero cibo divoreranno la Panzanese al naturale,
senza aggiungere niente, meditando e godendo profondamente.
Un filo d’olio extravergine e un pizzico di Profumo del Chianti sono le uniche trasgressioni concesse.
Accompagnatela con copioso vino rosso, Chianti Classico naturalmente.
Se, nonostante l’appetito, ve ne dovesse avanzare, la Bistecca Panzanese è ottima fredda preparata come un carpaccio.
Questo è quanto.
Questo non è solo cibo, è un’emozione, è mordere la vita.
NB: in buongustai ben predisposti può dare come effetti collaterali
sensazioni di estremo benessere profondo godimento fisico
stimolo a bere grandi vini rossi
risveglio degli amorosi sensi (con tutto quello che ne consegue)