allora! la carne della panzanese e della fiorentina vanno senza sale. bisogna gettare il cuore oltre l'ostacolo, esplorare un mondo sconosciuto, nonostante il gesto del salar la carne è scontato dalla notte dei tempi. tentare bisogna, andare a tastoni nel buio di un sapore che non si capisce. pian piano se ne sente l'aroma, il taglio del sale è solo un ricordo. il profumo dell'arrostito penetra nel naso, il palato esplora i brandelli strappati dalla fauci del commensale meno avido. profumo e sapore esplodono e si realizza il principio: la ciccia alla toscana, alla brace per dirlo meglio, va senza sale.
l'altro stadio, se avete ancora desiderio di cose nuove, è senz'altro la spruzzatina di quel duro sangiovese, a volte chianti per i più esigenti, una spuzzatina che profuma la carne: come l'aceto
abbraccia l'olio, il sangiovese taglia l'olocausto.
cari miei, non aspettatevi simili sensazioni con la carne del supermercato. ricerca, ricerca,
approfondimento...
bu
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